Il 27 gennaio si è celebrata la “Giornata della memoria” nell’ottantesimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz.
Allontanandoci nel tempo, diventa ancora più importante tenere vivo il ricordo e soprattutto la riflessione: da dove viene l’odio per un’altra persona? Come porre attenzione all’insinuarsi di pensieri violenti, rabbie, discriminazioni e ingiustizie? Come allenarsi a dire no a ciò che non è giusto, a ciò che viene dalla paura e non dalla speranza?
Tutti i nostri alunni sono stati coinvolti in questa riflessione, con i linguaggi adatti alla loro età e, dove possibile, con un contributo personale, un pensiero, una condivisione.
Le classi della primaria hanno utilizzato soprattutto racconti (di farfalle, valigie e treni), filmati e canzoni che sono diventati cartelloni, lavoretti, disegni su pagine di quaderno.
La scuola secondaria di I grado è stata coinvolta nella visione del film “La bicicletta di Bartali” al cinema Silvio Pellico (classi prime); nello spettacolo dal vivo “Musica per non dimenticare la Shoah” nel nostro salone (classi seconde); nella visita al Memoriale presso il Binario 21 della stazione centrale di Milano e nella visione dello spettacolo “Fino a quando la mia stella brillerà” presso il teatro Buratto (classi terze).
Il Liceo e l’Alberghiero hanno contribuito ad allestire l’atrio della scuola con cartelloni informativi sulla realtà del campo di Fossoli e con il “pane della memoria” che ricalcava gli ingredienti poveri e la grammatura della porzione quotidiana di un prigioniero. Alcuni alunni delle classi quarta e quinta del liceo hanno proposto una presentazione della vicenda del campo italiano di Fossoli proposta a tutte le classi delle superiori e, in una versione più semplice, alle classi terze della secondaria di I grado.
Ringraziamo tutti i docenti per la scelta dei contributi e l’impegno nel dialogo con gli alunni.